Quando conviene avere un IP dedicato sulla posta elettronica?
Conviene avere un IP dedicato sulla posta elettronica quando ci sono numeri, non abitudini. In altre parole: quando conviene avere un IP dedicato sulla posta elettronica? Quando l'azienda invia almeno 800-1000 email al giorno (non a settimana, al giorno). Un IP dedicato ha senso solo se c’è traffico reale.
Lo stesso vale per i servizi newsletter: se il server non gestisce volumi importanti, è sempre delicato consigliare un IP dedicato. E diamo per scontato che la stessa azienda non utilizzi lo stesso servizio per posta elettronica e SMTP: sono due piani diversi e vanno tenuti separati.
Se vuoi approfondire il tema, senza impegno, possiamo parlarne. Chiamaci allo 0445 1716445 e spieghiamo con chiarezza perché email server e SMTP non devono mai convivere sullo stesso servizio.

Cos’è un IP dedicato?
Un IP (Internet Protocol) è un indirizzo numerico che identifica univocamente una connessione, un sito o un servizio. Se l’IP è dedicato, appartiene solo a un utente; se è condiviso, più clienti lo utilizzano contemporaneamente.
Per esempio, yost.technology lavora su un IP condiviso, gestito internamente, dove ogni account è controllato e monitorato secondo protocolli di qualità rigidi.
- Un IP dedicato può essere usato per un sito web.
- Un IP dedicato può essere usato per la posta elettronica o per l’invio di newsletter (sono due servizi differenti, anche se si basano sulle email).
- Un IP dedicato può essere usato per la connessione dell’ufficio o di casa.
L’IP identifica chi lo usa. Ecco perché un IP condiviso, se mal gestito, può causare disservizi a tutti gli utilizzatori: se uno solo abusa del servizio e lo fa finire in blacklist, l’intero gruppo ne risente.
Ma attenzione: avere un IP dedicato non è automaticamente una garanzia. Prima di volerlo “a tutti i costi”, serve capire se esistono i requisiti minimi per mantenerlo in salute.
IP dedicato o IP condiviso: come scegliere?
Non esistono risposte universali: la scelta dipende da numeri, esigenze e metodo di lavoro. Un servizio condiviso ben gestito è spesso più performante e stabile di un IP dedicato gestito male. Se invece l’azienda ha un traffico email significativo (migliaia di invii al giorno), un IP dedicato diventa una scelta logica. Chi gestisce milioni di email (come Amazon) lavora ovviamente con più IP dedicati.
Perché avere un IP dedicato nella posta elettronica?
Molte aziende iniziano a pensare all’IP dedicato quando qualcosa non funziona: email che finiscono in spam, ritardi, consegne mancate. È tipico dei servizi condivisi economici, dove più utenti usano lo stesso IP senza controlli reali. Se il tuo servizio email costa “20 euro l’anno con dominio incluso”, non aspettarti filtri di qualità o gestione attiva delle blacklist.
In questi casi si consiglia spesso di “fare un passo avanti” e passare a un IP dedicato — ma non è sempre la cura giusta. Se il flusso è basso (qualche centinaio di email al giorno), l’IP dedicato non risolve: diventa una pezza che aggrava il problema.
Un esempio pratico
Se siete in due, non comprate un pullman. È la stessa logica.
Un’azienda che invia poche email e pretende un IP dedicato è come una coppia che decide di acquistare un autobus per girare in città: inutile, costoso e ingombrante. Un IP dedicato “vuoto” viene visto con sospetto dai sistemi antispam, perché anomalo rispetto ai parametri standard.
Tre scenari tipici
- Flusso medio-basso: servizio condiviso di qualità, con controlli anti-spam e gestione professionale (evitare le offerte gratuite o low-cost).
- Flusso medio-alto: IP dedicato per posta o newsletter.
- Flusso molto alto: intero servizio dedicato, con più IP se necessario.
Cosa cambia nell’invio email con un IP dedicato?
Le proporzioni contano. Un IP che invia 10.000 email all’ora e riceve 10 segnalazioni di spam è “sano”. Un IP che invia 300 email al giorno e riceve 5 segnalazioni è un disastro. Le percentuali lo condannano.
I sistemi antispam analizzano volume e comportamento. Un IP “silenzioso”, con pochi invii, viene spesso rallentato o bloccato per controllo. È una logica tecnica: un IP si prende quando serve, non per principio.
Chi siamo per parlare di IP dedicati o condivisi
Gestiamo da oltre dieci anni i nostri email server e le infrastrutture tecniche collegate. Non rivendiamo servizi di terzi: li costruiamo, li controlliamo, li garantiamo. Per questo possiamo affermare che un IP dedicato non è adatto a chi invia poche email al giorno.
Le esperienze dirette con piccole aziende che hanno voluto “a tutti i costi” un IP dedicato confermano il principio: servizi condivisi di qualità, con tolleranza zero allo spam, funzionano meglio. Noi, ad esempio, sospendiamo immediatamente l’account di chi genera segnalazioni di spam. È l’unico modo per preservare reputazione e deliverability di tutti.
Un servizio economico ha bisogno di molti clienti per sostenersi, e questo compromette la qualità. Bastano due utilizzatori disattenti per creare disservizi globali. Il consiglio, sempre valido, è semplice: scegli servizi costruiti su misura e sotto controllo tecnico reale.

